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Gestione degli scarti vegetali nel comune di Terre di Pedemonte

Consiglio comunale del 19 dicembre 2022

Durante l’ultima seduta di consiglio comunale del 19 dicembre, il nostro gruppo si è profilato contro la modifica del regolamento della gestione dei rifiuti nel nostro comune. In modo particolare contro la gestione degli scarti vegetali. Pubblichiamo di seguito il rapporto di Minoranza del consigliere comunale Marco Fioroni, membro della commissione della legislazione e petizioni.

 

Rapporto di minoranza sul Messaggio municipale no. 24/2022 concernente le modifiche del Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti del Comune di Terre di Pedemonte.

I contenuti del MM no. 24/2022, completati dalle spiegazioni ricevute oralmente dal Municipale Omar Balli, destano diverse perplessità che esponiamo qui di seguito:

Il principio della copertura dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti vegetali tramite tasse causali non è messo in discussione, in quanto obbligo di legge. Pure il principio della causalità, e meglio “chi produce paga”, è pienamente condiviso.

Oggetto delle perplessità sono i metodi e le modalità organizzative previsti nella modifica di regolamento per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti vegetali.

Non si intravvede infatti alcuna relazione tra la chiusura (cpv. b art. 18) delle piazze di raccolta di Tegna e Cavigliano, servizio molto utilizzato e apprezzato dalla cittadinanza grazie alla sua flessibilità, e l’impossibilità di tassare la relativa utenza. Tale modalità di raccolta è infatti già esercitata presso diversi altri comuni del Cantone Ticino, sottoposti alla stessa legislazione del comune di Terre di Pedemonte, ma che si sono debitamente organizzati in questo senso, come per esempio il vicino comune di Avegno. Con un po’ di fantasia e intraprendenza e senz’altro possibile trovare delle soluzioni innovative, anche provvisorie e a basso costo.

Il comune Terre di Pedemonte, tramite il MM 12/2022 sta pianificando un nuovo ecocentro che sarà adibito anche a piazza di raccolta degli scarti vegetali. In un futuro prossimo si intende quindi ripristinare la possibilità di depositare direttamente il verde presso l’ecocentro. Certamente in quell’occasione sarà necessario procedere con l’introduzione di un’apposita tassa di deposito.

Sembrerebbe ora che non sia più possibile, nel periodo transitorio fino alla messa in servizio del nuovo ecocentro, mantenere in esercizio le attuali piazze di Tegna e Cavigliano. I rispettivi sedimi non sono effettivamente pianificati a tale scopo, ma sono tollerati da almeno due decenni. Il Cantone non ha mai impartito un ordine formale di sgombero, certamente per permettere al Comune di trovare una valida alternativa – ormai all’orizzonte – senza ragionevolmente metterlo in difficoltà.

Ora il Municipio, che in questo lungo lasso di tempo non è riuscito a consolidare una soluzione adeguata, mette improvvisamente in difficoltà la popolazione proponendo un servizio alternativo di raccolta porta a porta, inadeguato e dai costi certamente maggiori.

Dai consuntivi comunali risulta infatti che la sola raccolta dei bidoni per il tramite degli operai comunali costa almeno fr. 20.- per un contenitore da 80 l. Con la relativa tassa incassata fino ad oggi, la relativa utenza ha quindi coperto solo la raccolta ma non lo smaltimento, al pari di chi la raccolta ed il trasporto fino al deposito li hanno effettuati a proprio carico e con i propri mezzi. Il Comune va quindi a caricarsi di una prestazione supplementare non richiesta da tutti, occupando ulteriormente i propri operai che già oggi non riescono a svolgere tutte le mansioni che gli competono. Prestazione che anche una ditta privata sarebbe in grado di svolgere con mezzi più appropriati e personale più adatto.

A mo’ di esempio si segnala che in diversi comuni del locarnese è in uso da anni la raccolta per mezzo di ditte private tramite contenitori più capienti, così da ridurne il loro numero e velocizzarne i tempi. Tanto per citare un esempio, presso il comune di Orselina la raccolta di un bidone da 120 l comporta il pagamento di una tassa annua di fr. 43.10, mentre per il bidone da 240 l vengono richiesti fr. 64.60, senza alcuna ulteriore tassa di base. Presso il comune di Terre di Pedemonte, secondo le anticipazioni ricevute dal Municipale, la tassa di raccolta per il bidone da 80 l potrebbe suddividersi in fr. 15.- di tassa basse e fr. 50.- di tassa sul bidone, oppure in fr. 70.- sul solo bidone. Circa il triplo, per la stessa volumetria, di quanto incassato dal comune di Orselina, con un’ubicazione e un territorio certamente più sfavorevoli e che con le tasse indicate rispetta il principio della copertura dei costi. Con i costi così elevati previsti nel nostro comune , sorge il forte timore che potranno riapparire i depositi abusivi presso i boschi, le golene o i torrenti.

L’art. 18 cpv. a considera unicamente bidoni da 80 l e una forchetta per la relativa vignetta da fr. 20.- a 70.-. In questo modo il regolamento non permette l’utilizzo di altri contenitori e non stabilisce le relative tariffe alternative. Il nuovo cpv. b del citato articolo permette addirittura al personale del comune di raccogliere tramite il proprio furgoncino e su chiamata dei cittadini i loro scarti vegetali. Si tratta di una concorrenza sleale verso le ditte private e di un ulteriore carico supplementare di lavoro per gli operai comunali, già oggi non in grado di svolgere tutti i loro compiti.

Durante l’incontro con il Municipale ci è quindi stato spiegato che la raccolta dei bidoni nelle Terre di Pedemonte è prevista mediante i due furgoncini diesel e il mini furgone elettrico in dotazione alla squadra comunale che, in luogo di scaricare presso le vicine deponie di Tegna o Cavigliano, dovranno recarsi con il loro modesto carico presso una nota ditta di Losone. I conti della serva indicano almeno una quarantina di viaggi alla settimana, che da soli necessitano al minimo una ventina di ore (andata, pesa, scarico e ritorno) comportando inoltre un ulteriore quanto inutile carico delle strade e dell’ambiente. Mezzi più capienti e predisposti allo scopo, già in dotazione dei privati, permetterebbero dei trasporti più razionali e meno inquinanti.

Relativamente al cpv. c dell’art. 18, non ci si è saputo dire a quali tariffe il comune potrà depositare gli scarti vegetali presso gli operatori professionali privati, e soprattutto se queste tariffe saranno valide anche per i cittadini che consegneranno direttamente i propri rifiuti vegetali. Se così non fosse, saremo confrontati con un’ulteriore disparità di trattamento tra i cittadini che si fanno raccogliere gli scarti e quelli che se li trasportano da sé.

L’obiettivo primario dovrebbe in ogni modo essere quello di ridurre per quanto possibile la produzione di rifiuti vegetali e di favorirne il loro riciclo con la produzione di composto, pacciamatura e quant’altro. Tuttavia, il metodo scelto di far pagare una tassa annuale fissa per ogni bidone, non incentiva affatto questo meccanismo. Una volta acquistata la vignetta, non sussiste più alcun incentivo a ridurre la produzione di scarti o a consegnare unicamente i bidoni pieni. Il principio della causalità viene così manifestamente disatteso. Per ovviare a questo inconveniente, il comune di Locarno ha introdotto le fascette che vanno applicate di volta in volta ad ogni bidone da raccogliere. L’utente paga per esempio fr. 18.85 per 10 fascette dei bidoni da 120/140 l. Chi non consegna il bidone risparmia le fascette. Questo opportuno meccanismo non è considerato o reso possibile dalle modifiche del regolamento che ci sono state sottoposte per esame.

In conclusione ci sentiamo di affermare che quanto propostoci dal Municipio non si basa su una soluzione di raccolta e smaltimento sufficientemente efficace ed efficiente, ma si limita a voler estendere un servizio vetusto e non più adatto alle accresciute esigenze del mutato comune. La nostra popolazione, prima di vedersi aumentare anche la tassa per la raccolta e lo smaltimento del verde in un periodo già reso critico da molti altri rincari (tassa sulle canalizzazioni, cassa malati, combustibili, elettricità, inflazione, ecc.) merita un’analisi più approfondita e critica delle diverse alternative possibili, con l’obiettivo di ridurre i costi e proporre un servizio all’avanguardia e confacente alle aspettative.

Per questi motivi vi invitiamo a non approvare questo messaggio, invitando il Municipio ad approfondire ulteriormente il tema presentando un nuovo messaggio che consideri un servizio di raccolta più confacente alle esigenze della popolazione, con modalità di raccolta adeguate ai tempi, nel rispetto del principio della causalità e della copertura dei costi, che vanno in ogni modo minimizzati.

Marco Fioroni

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